Disturbi dell’umore, disturbi del sonno, perdita di speranza nel futuro, difficoltà di concentrazione ed attenzione, senso di colpa eccessivo, bassa autostima, affaticamento, isolamento sociale, difficoltà di concentrazione, perdita di desiderio sessuale, disturbi alimentari, dolori muscolari, formicolio, secchezza degli occhi, e altro ancora, in una parola sola DEPRESSIONE.
La pandemia Covid ha fatto registrare un elevato aumento delle persone colpite da disturbo depressivo con sintomi importanti che possono interferire nella vita lavorativa e di relazione.
Se ritieni di avere i sintomi sopra elencati, o parte di essi, che si protraggono da tempo, puoi ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile.
Le tabelle ministeriali prevedono una percentuale di invalidità diversa a seconda della gravità della patologia:
- sindrome depressiva endoreattiva lieve: invalidità del 10%;
- sindrome depressiva endoreattiva media: invalidità del 25%;
- sindrome depressiva endoreattiva grave: invalidità dal 31 al 40%;
- sindrome depressiva endogena lieve: invalidità del 30%;
- sindrome depressiva endogena media: invalidità dal 41 al 50%;
- sindrome depressiva endogena grave: invalidità dal 71 all’80%;
- nevrosi fobico ossessiva e/o ipocondriaca di media entità: invalidità dal 21% al 30%;
- nevrosi fobico ossessiva lieve: invalidità del 15%;
- nevrosi fobico ossessiva grave: invalidità dal 41% al 50%;
- nevrosi ansiosa: invalidità del 15%;
- psicosi ossessiva: invalidità dal 71% all’80%.
Per inoltrare domanda di invalidità:
- recati dal tuo medico di medicina generale per la compilazione online del certificato medico introduttivo che attesta la patologia invalidante. (Quando vai dal medico porta con te eventuali certificati, relazioni e prescrizioni dello psichiatra.)
- Rivolgiti alle sedi Uniciv che ti indicheranno come fare per trasmettere telematicamente il certificato medico all’Inps. Le sedi, attraverso il patronato, trasmetteranno il tuo certificato all’Inps che provvederà a fissare la visita medica.
- Se l’invalidità per depressione viene negata oppure a cui è stata concessa in misura non soddisfacente può fare ricorso sempre attraverso il Patronato indicato da Uniciv, al tribunale entro il termine di sei mesi dalla notifica dell’esito della visita.
- Abbi cura di conservare il verbale che ti viene rilasciato dall’Inps perché dovrai consegnarlo al Patronato il quale ti guiderà al ricorso.
Non vergognarti della tua condizione, rivolgiti ora alle sedi Uniciv o alla sede nazionale info@uniciv.it, non sei solo, siamo qui per te.