Desta sconcerto e dispiacere che ancora una volta il nostro Paese non sia riuscito a destinare fondi alla salute mentale.
Nonostante l’ultimo rapporto Censis ( https://www.censis.it/rapporto-annuale-censis) presenti un Paese piegato dalla depressione, che colpisce in maniera indiscriminata adulti e giovani, il progetto bipartisan, presentato dalla senatrici Elena Pirro (Movimento 5 stelle) e Caterina Biti (Pd), con la presidente della Commissione Sanità, Annamaria Parente (Pd) e ai colleghi Paola Boldrini (Pd), Maria Teresa Bellucci (Fratelli d’Italia) e Loredana De Petris (Liberi e Uguali), è stato amaramente bocciato.
L’ impatto del Covid ha provocato un’ondata di disagio psichico che si declina in depressione, ansia, autolesionismo.
Il Lancet, autorevole rivista scientifica inglese, riferisce 53 milioni di casi in più di depressione maggiore (+28%) e 76 milioni di casi in più di disturbi d’ansia (+26%) nel 2020 direttamente collegati alla pandemia.
In Italia quasi 2 milioni di adolescenti hanno problemi di salute mentale (nel 2018 erano in tutto 837.027 le persone con problemi di salute mentale assistite dai servizi specialistici). Questi dati illustrano una situazione drammatica. Il terzo anno di pandemia che stiamo vivendo ci dice che i dati saliranno ancora.
Se hai disturbi dell’umore, disturbi del sonno, perdita di speranza nel futuro, difficoltà di concentrazione ed attenzione, senso di colpa eccessivo, bassa autostima, affaticamento, isolamento sociale, difficoltà di concentrazione, perdita di desiderio sessuale, disturbi alimentari, dolori muscolari, formicolio, secchezza degli occhi, e altro ancora, in una parola sola DEPRESSIONE, rivolgiti alle sedi Uniciv, sarai assistito prontamente per valutare se hai diritto al riconoscimento di invalidità.