La legge di Bilancio appena varata ha apportato cambiamenti destinati alle persone con disabilità.
Il Fondo per la disabilità e non autosufficienza ha una nuova denominazione: “Fondo per le politiche in favore delle persone affette da disabilità“. Il Fondo servirà a dare attuazione agli interventi legislativi che riordineranno le politiche di sostegno alla disabilità.
Il Fondo per le non autosufficienze infatti è integrato per un ammontare pari a 100 milioni di euro per l’anno 2022, a 200 milioni di euro per l’anno 2023, a 250 milioni di euro per l’anno 2024 e a 300 milioni di euro a decorrere dall’anno 2025.
In pratica, nell’anno in corso, è stato destinato lo 0,38% delle risorse stanziate con la Legge di Bilancio, ne erano stato chiesto l’1%, ossia 300 milioni di euro solo per l’anno in corso.
Nello specifico viene istituito un Fondo per l’accessibilità turistica delle persone con disabilità, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo dell’offerta turistica rivolta alle persone con disabilità e favorire l’inclusione sociale e la diversificazione dell’offerta turistica. Dotazione del Fondo pari a 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024.
Viene istituito il Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità, con una dotazione di 100 milioni di euro annui dal 2022, destinato al potenziamento dei servizi per gli alunni con disabilità delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e di secondo grado. Il fondo è ripartito fra gli enti territoriali (70 percento) e comuni (30 percento).
Il Fondo per i soggetti con disturbo dello spettro autistico, finalizzato a favorire iniziative e progetti di carattere socioassistenziale e abilitativo, è incrementato di 50 milioni di euro per il 2022 e il 2023.
Il Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità viene finanziato per 50 milioni di euro per il 2022 e 2023. Inoltre, vengono inseriti, tra gli ambiti di intervento le iniziative dedicate alle persone con disturbo dello spettro autistico.
IRES e IRAP per le Federazioni Sportive Nazionali
Per gli anni 2022, 2023 e 2024 gli utili delle Federazioni Sportive Nazionali riconosciute dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano derivanti dall’esercizio di attività commerciale non concorrono a formare il reddito imponibile ai fini IRES e il valore della produzione netta ai fini IRAP, a condizione che in ciascun anno le Federazioni Sportive destinino almeno il 20% degli utili allo sviluppo delle infrastrutture sportive, dei settori giovanili e della pratica sportiva dei soggetti con disabilità.