La senatrice di Italia viva, Elvira Lucia Evangelista, interpellata da Uniciv in merito all’ingresso in Italia della popolazione ucraina e alla necessità di garantire la tutela della salute alle persone invalide e a quelle più fragili, in questo periodo di pandemia, cortesemente ricorda che il Governo ha accolto l’ordine del giorno di Italia Viva al Decreto Legge Covid riguardo l’impegno ad attivare un piano di sostegno vaccinale per i profughi della guerra in Ucraina.
“Come ha già fatto presente l’organizzazione mondiale della sanità siamo molto preoccupati per le condizioni di salute del popolo ucraino vista la difficoltà per gli ospedali di soccorrere i feriti di guerra e contemporaneamente curare i cittadini colpiti dalle malattie ordinarie e proteggerli dalla diffusione del Covid”, dichiara la Senatrice Evangelista.
“È evidente che tutto il piano vaccinale contro la pandemia è saltato. Per questo motivo Italia Viva ha presentato un ordine del giorno al decreto vaccini accolto dal Governo, che lo impegna a fornire ogni tipo di assistenza medica presso i nostri centri sanitari al fine di garantire la vaccinazione di tutti i profughi”.
“Proprio ieri con un’Ordinanza della protezione civile, il Governo, si è già attivato. Al punto di ingresso, o comunque entro i cinque giorni successivi dall’ingresso, devono essere garantite le misure di sanità pubblica con particolare attenzione alla somministrazione dei vaccini anti-Covid-19, difterite, tetano, pertosse, poliomielite. Conseguentemente alla somministrazione dei vaccini è necessario procedere tempestivamente all’offerta del vaccino anti-morbillo, parotite, rosolia e al test di screening per la tubercolosi, valutando anche le altre vaccinazioni previste dalla circolare sopracitata e la necessità di completare i cicli vaccinali dell’infanzia“, prosegue la Senatrice.
Di seguito, inoltre, la trascrizione delle dichiarazioni di voto della 𝗦𝗲𝗻𝗮𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲 𝗔𝗻𝗻𝗮 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗣𝗮𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗱𝗶 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗩𝗶𝘃𝗮, 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗼𝗺𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗴𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗲 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗲𝗻𝗮𝘁𝗼.
Onorevoli colleghi,
la recente terribile crisi ucraina sembra aver appannato l’impatto della pandemia. Eppure, sono due anni e oltre che il mondo e il nostro Paese sono stati e sono attualmente impegnati nella lotta contro il virus. Si avverte in questi giorni un forte senso di distacco almeno mediatico sull’impatto della pandemia. Per questo siamo particolarmente soddisfatti per un ordine del giorno che è stato accolto, nella pur breve analisi di questo decreto sull’emergenza sanitaria che c’è in Ucraina. Sostanzialmente il governo è impegnato a facilitare un percorso sanitario per la popolazione ucraina già devastata dalla guerra e indebolita da viaggi dal loro paese di origine. In particolare, per le famiglie che già generosamente ospiteranno familiari e ospitano familiari provenienti dalle zone di guerra, offrendo accoglienza medica presso i nostri centri sanitari, fornendo ogni tipo di assistenza rispetto all’emergenza pandemia sia sul territorio nazionale quanto nelle zone di guerra. E’ purtroppo scientificamente provato che le guerre peggiorano le condizioni di salute dei cittadini a causa dell’impossibilità di continuare a curarsi e soprattutto aumentano il rischio della diffusione delle malattie, specialmente quelle infettive, è purtroppo la storia delle pandemie, già molte regioni si stanno attrezzando per vaccinare le persone che arriveranno
Ricordiamo che l’Ucraina purtroppo è uno dei paesi a basso livello vaccinale. Soltanto il 33 per cento della popolazione vaccinata con due dosi. Questo non per fare terrorismo ma per prevenire anche la diffusione del COVID-19 che non è sparito e soprattutto per proteggere e fare tutte le cose che dobbiamo fare per non diffondere il VIRUS. Intanto in Ucraina sappiamo che tante persone sono assemblate purtroppo nelle metropolitane e quindi è molto complicato gestire questa situazione ma in Italia molte regioni sono state sono già allertate. Su questo siamo, ribadisco, particolarmente soddisfatti che questo ordine del giorno sia stato approvato. Tornando alla situazione diciamo da noi rispetto ai contagi è molto confortante che ci sia un calo nel numero dei ricoveri sia in terapia intensiva sia nei reparti ordinari. Io penso che siano due anni che facciamo questa discussione basta fare queste discussioni a volte senza contenuto né scientifico né di informazione perché è chiaro che questo è dovuto a una seria campagna vaccinale soprattutto dopo la nomina del generale Figliuolo col governo Draghi. I colleghi ricordavano oltre il 90 per cento della popolazione vaccinata quindi è innegabile che il popolo italiano giustamente ha aderito alla campagna di vaccinazione e quindi e anche le risultanze del Green Pass base del rafforzato sono sotto gli occhi di tutti nel calo della curva epidemiologica e naturalmente.
Siamo d’accordo con quello che si diceva di gradatamente di abbassare le misure compensative che sono state fatte finora. Il premier Draghi non più tardi di ieri, pur nella difficoltà enorme del conflitto bellico, ha ribadito che il 31 marzo ci sarà il superamento dello stato di emergenza. Tuttavia, noi dobbiamo essere consapevoli e coscienti che in realtà non abbiamo ancora una deflessione completamente verticale dell’impatto della pandemia. Sicuramente anche il nuovo vaccino magari ci aiuterà a convincere quelli che non si sono ancora avvicinati alla vaccinazione e si fa presente che anche se il virus come auspichiamo diventasse endemico questo, comunque, non leverebbe l’impatto che avrebbe sulla popolazione soprattutto fragile. Se c’è una lezione che abbiamo dovuto imparare da questa pandemia che dobbiamo anticipare il virus. Prevedere che ci possa essere una nuova recrudescenza e prendere per tempo le misure necessarie per cui naturalmente auspichiamo che ogni cittadino ogni cittadina ma confido nel senso di responsabilità della popolazione italiana abbia un comportamento finalmente sereno e più libero con prudenza. Sappiamo che la prudenza è la virtù dei forti e quanto abbiamo necessità noi di uscire più forti da questa vendemmia. Il collega che mi ha preceduto, il senatore Romagnoli, diceva un senso del sé che può diventare un senso del noi quindi è anche un lavoro diciamo direi psicologico anche con se stessi per uscire più forti da questa epidemia.
Per cui naturalmente auspichiamo nella prudenza dei cittadini per cui è chiaro che evitare assembramenti eccessivi o anche tenere attenzione su eventuali sintomi legati alla pandemia può essere un segnale importante di autogestione e di conforto per le stesse strutture sanitarie. Domenica scorsa abbiamo celebrato la seconda giornata del personale sociosanitario ma ho avuto occasione di partecipare all’Ordine dei Medici a questa giornata e abbiamo parlato anche lì con figli familiari di persone che sono morte a causa del come possiamo non dimenticare anche nel rispetto del dolore ancora di tantissime famiglie. Teniamo presente qualche collega va ricordato che alla crisi pandemia si è aggiunta una crisi legata al conflitto attuale in cui si aggiungeranno necessariamente le restrizioni di tipo energetico e avere due grosse difficoltà come queste potrebbero creare seri problemi anche sulla tenuta sociale economica e sanitaria del nostro Paese. Inoltre, è bene ricordare che esiste anche un problema di post Covid, il long Covid. Ne abbiamo discusso in commissione Sanità. Ancora non riusciamo a valutare completamente l’impatto però conosciamo molte persone hanno avuto una malattia presentano ancora dei sintomi tipo astenia tipo difficoltà respiratorie cardiovascolari che non conosciamo ancora gli esiti e lo sviluppo da parte nostra della politica.
Dobbiamo avere ancora una maggiore sorveglianza e prevenzione soprattutto, per esempio, sul tema dei trasporti. Probabilmente dobbiamo fare ancora molto di più. Siamo molto contenti che la scuola sia ritornata in presenza siamo una forza politica che ha insistito più di tanto perché la scuola e l’università potessero tornare in presenza perché anche lì i danni diciamo psicologici sono misurati saranno misurati anche da a più lungo termine recentemente è stato approvato anche questo bonus psicologico dall’altro ramo del Parlamento e in questo ramo. Abbiamo avuto tantissimi emendamenti su questo. Tra qualche giorno, e chiudo, saranno due anni dallo shock da due anni terribili che hanno cambiato anche le nostre esistenze abbiamo perso il gusto della normalità e piano piano dobbiamo riprenderlo per uscire fuori da questa pandemia, che ci ha lasciato degli strascichi psicologici. E naturalmente il governo e il Parlamento in questo periodo ha dovuto restringere o ampliare le misure a seconda della curva epidemiologica. Anche il provvedimento di questo decreto che stiamo convertendo l’obbligo vaccinale agli over 50 anni ricordo che è stato fatto in un momento in cui c’era la diffusione di Omicron 2 ed è stato fatto per proteggere le persone singole perché le persone per età sono più fragili non si può negare non si possono continuare a negare questi dati oggettivi e quindi per proteggere loro stessi gli ultracinquantenni e tutta la popolazione.
Altra lezione della pandemia che non dobbiamo dimenticare è che chi protegge se stesso protegge gli altri e quindi questo è molto importante quindi è stata una misura necessaria. Nessuno di noi è contento per l’andamento della conversione in legge dei decreti perché anche noi oggi la giornata lo dimostra non abbiamo avuto la possibilità di intervenire con un’attività emendata. Ma naturalmente l’augurio che tutti noi ci facciamo è che il Covid-19 allenti la sua presa e che l’attività parlamentare possa diventare anche l’attività parlamentare ordinaria e normale. Naturalmente Votiamo convintamente a favore del provvedimento come gruppo Italia viva Partito Socialista.