Il Ministero per le Disabilità, in un comunicato stampa del 7 aprile 2022, in merito alle pensioni di invalidità, ha dichiarato con il Documento di Economia e Finanza, DEF 2022, l’emanazione di un disegno di legge per l’adeguamento dell’importo riconosciuto.
Tale decisione arriva in seguito alle indicazioni fornite dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 152 del 2020, con la quale ha precisato che l’assegno mensile percepito attualmente dagli invalidi è inadeguato.
“L’importo mensile della pensione di inabilità, di attuali euro 286,81, è innegabilmente, e manifestamente, insufficiente ad assicurare agli interessati il “minimo vitale” e non rispetta, dunque, il limite invalicabile del nucleo essenziale e indefettibile del diritto al mantenimento, garantito ad ogni cittadino inabile al lavoro dall’art. 38, primo comma, Cost.”
Il disegno di legge sull’adeguamento della pensione di invalidità diventa quindi una delle novità attese dalla prossima sessione di bilancio, e si lega alle prescrizioni della Corte Costituzionale in merito all’inadeguatezza dell’importo riconosciuto.
Con la sentenza n. 152 del 2020 quindi è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’articolo 38, comma 4, della legge Finanziaria del 2002.
Questa, infatti, nella parte in cui si fa riferimento agli invalidi civili totali, dispone che i benefici incrementativi siano concessi “ai soggetti di età pari o superiore a sessanta anni”, escludendo i soggetti con invalidità di età inferiore.
La Corte ha tuttavia ritenuto non ragionevole il requisito d’età per l’accesso all’importo più elevato, considerando che la condizione di bisogno derivante dall’impossibilità a lavorare prescinde dall’età.
In seguito alla sentenza, dunque, con il decreto n. 104/2020 è stato esteso il cosiddetto “incremento al milione” a tutti gli invalidi civili dai 18 anni di età e non più solamente ai soggetti sopra i 60 anni.
E’ previsto pertanto per tutti un aumento della pensione percepita, purché in possesso dei requisiti di reddito.
L’assegno riconosciuto passa da 286,81 euro a 651,51 euro, fermi restando i requisiti di reddito. Chi non è in possesso dei requisiti ha continuato a fruire della prestazione base pari a 286,81 euro per il 2020.
Tuttavia, non sono ancora chiare le novità che verranno previste dal disegno di legge sull’adeguamento delle pensioni di invalidità previsto dal DEF 2022.