In Sicilia potrebbe accadere un fatto gravissimo, infatti, in virtù del disegno di legge della finanziaria in discussione all’Agenzia regionale siciliana, il governo della regione intenderebbe tagliare di 100 milioni di euro il fondo per la non autosufficienza per i disabili gravissimi.
“Già dal mese di giugno si potrebbe assistere a una mancata erogazione del contributo mensile. Se si procedesse con l’intenzione ben 13 mila persone colpite da gravi disabilità non potrebbero più pagare l’assistenza”, dice Anna Maria Alaimo, referente di Uniciv Palermo, in corso Calatafimi 1061 L.
ll provvedimento costituirebbe una lesione dei diritti fondamentali delle persone che attraverso il fondo ottengono un contributo indispensabile per avere una vita dignitosa “Stiamo raccogliendo lo sconcerto e la rabbia di moltissimi nostri assistiti che si rivolgono a noi perchè la mancanza di questo sostegno economico in concreto potrebbe impedire a moltissimi attività fondamentali quali alzarsi al mattino, essere lavati, vestiti e avere la somministrazione di cibo e medicinali, tutte cose a cui non si può fare a meno per vivere”, prosegue Anna Maria Alaimo.
“La ragionevolezza dovrebbe condurre Ars a gestire opportunamente le risorse per destinarle a scelte etiche fondamentali in una società civile, senza contare che rinunciare a questo contributo dal punto di vista economico comporterebbe sostenere ulteriori interventi di carattere sanitario e sociosanitario, moto più onerosi e pesanti per il bilancio regionale”, aggiunge Giusi Pintori, project manager di Uniciv.
Intanto che si attende un riesame volto al bene dei cittadini più fragili proseguono i messaggi di protesta in favore dei più fragili che non possono essere abbandonati al loro destino.