Negli ultimi 15 anni gli alunni con disabilità sono aumentati dal 2 al 4%. Questi numeri sono raddoppiati in Umbria, Sardegna, Lombardia, Toscana, Abruzzo.
Gli iscritti complessivi scendono di 220 mila unità e vengono cancellate 3000 classi ma salgono di 21 mila unità gli alunni con disabilità, ciò significa che abbiamo un alunno con disabilità per classe.
A questi bisogna aggiungere gli alunni con Dsa (Disturbi specifici dell’apprendimento) e con Bes (Bisogni specifici speciali), ossia coloro che necessitano di percorso personalizzati, che costituiscono più del 10% della popolazione studentesca, andando a determinare per gli insegnanti il bisogno di percorsi formativi formativi.
Negli ultimi 15 anni l’organico di sostegno ha presentato numeri invariati. Ai bisogni della scuola lo Stato ha risposto con personale precario impossibile da stabilizzare. Questo quando va bene. Sono continue le denunce sui media di casi in cui le ore o le cattedre sono negate.
Cosa fare si vede la negazione del diritto a un sostegno o a un percorso individualizzato?
Il corpo docente, ATA e dirigente delle scuole può segnalare i posti in deroga non attivati o quelli richiesti nel PEI (Piano Educativo Individualizzato) e i posti di assistente all’autonomia e alla comunicazione negati dall’amministrazione.
I ricorsi al Tar e al Giudice Ordinario, vinti in questi anni, hanno permesso, entro pochi mesi dalla notifica, l’assegnazione di tutte le ore e garantito
Il diritto all’istruzione di studenti con handicap grave e certificato, spesso sono stati riconosciuti ricorrendo al tribunale ordinario e al TAR ed anzi , in alcuni casi, c’è stato anche il diritto al risarcimento del danno in favore della famiglia dell’alunno con disabilità il cui diritto all’istruzione e all’integrazione era stato violato dall’Amministrazione.
Se sei un genitore o un tutore, rivolgiti a Uniciv per segnalare il mancato riconoscimento del diritto all’istruzione.
Puoi rivolgerti a UNICIV anche per richiedere l’indennità di frequenza e l’indennità di accompagnamento.