Il lavoratore con invalidità che ha perso il lavoro può avere i requisiti requisiti sia per l’Assegno di Invalidità che per la NASpI.
Fermo restando che è sempre consigliabile rivolgersi a Uniciv info@uniciv.it, ricordiamo che l’Assegno ordinario di invalidità è un trattamento a carattere mensile e continuativo, mentre la NASpI ha una durata limitata, pertanto linea generale per chi ha requisiti per entrambi i trattamenti, l’assegno di invalidità è più vantaggioso dal punto di vista economico rispetto alla NASpI.
Inoltre, l’assegno di invalidità è cumulabile con altre prestazioni previdenziali e assistenziali, mentre la Naspi generalmente no, salvo specifici ed isolati casi.
Grazie agli operatori Uniciv è possibile verificare caso per caso, valutando la propria situazione lavorativa e di salute.
In generale, conviene richiedere l’assegno di invalidità nel caso in cui si sia in possesso dei requisiti per ottenerlo e si sia in una situazione in cui non si è in grado di lavorare a causa di una malattia o disabilità.
Tuttavia, essere affetti da disabilità o malattia non significa necessariamente avere accesso all’Assegno ordinario d invalidità. Infatti, tra i vari requisiti specifici previsti dall’INPS per accedere alla prestazione assistenziale, c’è anche una percentuale di invalidità ben specifica.
Possono accedere all’Assegno Ordinario di Invalidità tutti coloro che, a fronte della perdita di almeno un terzo delle proprie capacità lavorative, possano contemporaneamente dimostrare anche una percentuale di invalidità di almeno il 67%.
È quindi probabile che, in alcuni casi, il lavoratore che abbia perso il lavoro involontariamente o per licenziamento non abbia i requisiti per accedere all’Assegno di Invalidità, in quanto la percentuale non è sufficiente.
In questo caso, si può richiedere la Naspi, nonostante non si abbia diritto all’Assegno di Invalidità.