Sebbene non sia possibile trasformare l’assegno ordinario di invalidità in pensione anticipata, esiste la possibilità, seppur remota, che si attivi un passaggio con la pensione di vecchiaia anticipata, se sussistono tutti i requisiti e condizioni disposti dalla normativa vigente.
Pertanto, si potrebbero attivare le condizioni tali da portare al passaggio dall’assegno ordinario di invalidità alla pensione di vecchiaia anticipata. Alla base del trattamento, esistono diversi requisiti agevolativi, previsti per dall’ordinamento previdenziale per i dipendenti invalidi.
In linea generale, per l’accesso al trattamento di vecchiaia anticipato, occorre perfezionare 56 anni di età per le donne e almeno 61 anni per gli uomini. Il requisito anagrafico andrà abbinato a 20 anni di contributi.
In virtù di quanto detto, non si esclude la possibilità della trasformazione dall’assegno ordinario alla pensione di vecchiaia anticipata.
Perché ciò sia possibile ’INPS richiede un’invalidità nella misura dall’80% con una ridotta capacità lavorativa superiore ai 2/3, secondo le disposizioni normative contenute nel Decreto Legislativo n. 503/1992.
Si, ricorda, ancora che l’INPS attiva tale meccanismo in automatico, se rileva i requisiti necessari per l’accesso al trattamento ordinario. Altrimenti, permane l’erogazione del primo trattamento, ovvero dell’assegno ordinario di invalidità.
Per la pensione di vecchiaia ordinaria invece la normativa vigente prevede la trasformazione dell’assegno ordinario di invalidità in pensione di vecchiaia ordinaria.
In questo caso, ricordiamo, che l’accesso al trattamento economico è subordinato dalla presenza di un requisito anagrafico pari a 67 anni e un requisito contributivo pari a minimo 20 anni di versamenti.
Oltretutto, l’Ente nazionale della previdenza sociale avvia questa tipologia di passaggio in modalità automatica, ovvero senza domanda.
A riguardo, si precisa sin da subito che, si tratta di una trasformazione d’ufficio, se sono presenti tutti i requisiti disposti dalla normativa vigente. Viceversa, non viene attivata alcuna sostituzione e resta il medesimo trattamento, ovvero l’assegno ordinario di invalidità.
Ciò detto, l’avente diritto si vedrà trasformare l’assegno ordinario di invalidità in pensione di vecchiaia, se perfeziona 67 anni di età e 20 anni di contributi.
I vantaggi della trasformazione dall’assegno ordinario di invalidità alla pensione di vecchiaia ordinaria sono diversi, come ad esempio la reversibilità del trattamento economico.Una condizione non prevista per i trattamenti di natura assistenziale. Infatti, l’assegno di invalidità ordinaria non contiene la natura reversibile, per cui il trattamento non si trasferisce ai superstiti in caso di scomparsa del titolare della prestazione.
Mentre, trasformandosi in pensione di vecchiaia ordinaria, non solo si ottiene il diritto alla reversibilità del trattamento in favore dei superstiti, ma si riceve anche una prestazione dall’importo mensile più alto.
Per ulteriori chiarimenti su invalidità e pensioni è possibile rivolgersi allo Sportello Uniciv attraverso la email info@uniciv.it