Entro il 31 dicembre 2023 è possibile presentare domanda per il bonus grandi invalidi da 878 euro.
Coloro che non sono stati inseriti nell’elenco dei grandi invalidi dal 2013 al 2022 devono presentare nuova domanda, mentre a tutti gli altri il bonus viene erogato in automatico, senza fare richiesta.
Il bonus grandi invalidi da 878 euro è un assegno mensile, sostitutivo dell’accompagnatore, destinato ai grandi invalidi.
Questo beneficio è regolamentato dall’articolo 1, comma 2, della Legge 27 dicembre 2002, n. 288e rientra negli aiuti ai disabili, ma si rivolge nello specifico ai cd. grandi invalidi, ossia coloro che sono affetti da specifiche infermità, come disciplinati dalla Legge n. 288 del 27 dicembre 2002.
Beneficiari
Possono beneficiare del bonus da 878 euro coloro che hanno richiesto senza successo il servizio di accompagnamento (articolo 1, comma 2 del DPR 23 dicembre 1978, n. 915) e i grandi invalidi affetti da una o più specifiche infermità che rientrano nella categoria delle “super invalidità” definite nella Tabella E Decreto Presidente della Repubblica 23 dicembre 1978 n.915 (lettera A e A-bis, oltre che articolo 1, comma 2 del Decreto istitutivo). Ossia, coloro che sono affetti da:
- cecità bilaterale assoluta e permanente;
- perdita anatomica o funzionale di quattro arti fino alla perdita totale di due mani e due piedi;
- lesioni al sistema nervoso centrale con paralisi totale degli arti inferiori e paralisi vescicale e rettale (paraplegici rettovescicali);
- alterazioni mentali che richiedono trattamenti sanitari obbligatori in strutture ospedaliere. In questi casi, l’assegno sarà mantenuto fino alla dimissione nel caso in cui la malattia mentale causi gravi e profondi disturbi nella vita organica e sociale, e richieda un trattamento sanitario obbligatorio presso i centri di sanità mentale, mantenendosi in vigore per tutta la durata di tale trattamento. Inoltre, l’assegno sarà mantenuto o attribuito anche a coloro che presentino alterazioni delle facoltà mentali e risultino ancora socialmente pericolosi. Queste persone devono essere dimesse dagli ospedali psichiatrici. Dopo la dimissione, devono essere affidate alla custodia e vigilanza della famiglia, ottenendo l’autorizzazione necessaria dal tribunale. In entrambi i casi, l’assegno sarà mantenuto come sostegno finanziario continuativo;
- perdita di ambo gli arti superiori fino alla perdita delle due mani;
- disarticolazione o amputazione delle cosce con impossibilità di applicazione di protesi.
Come richiedere il bonus.
La richiesta del bonus deve essere presentata entro il 31 dicembre 2023 utilizzando un modello precompilato, nel quale saranno specificate le infermità che giustificano la richiesta scrivendo a info@uniciv.it
Il riconoscimento dell’assegno segue un’ordine di priorità, per cui prima spetta ai grandi invalidi affetti da “super invalidità” (Tabella E del DPR 23 dicembre 1978, n. 915, lettera A e A-bis). Successivamente, seguendo l’ordine di presentazione delle domande presentate per ottenere il servizio di accompagnamento. Nello specifico, il bonus viene riconosciuto:
- prima ai grandi invalidi che hanno fatto richiesta del servizio di accompagnamento almeno una volta nel triennio precedente al 15 gennaio 2003 e a cui gli enti preposti non sono stati in grado di garantirlo;
- dopo ai grandi invalidi che hanno fatto richiesta del servizio di accompagnamento senza ottenerlo o che, dopo l’entrata in vigore della Legge 27 dicembre 2002, n. 288, hanno presentato istanza per ottenere l’assegno sostitutivo direttamente presso il competente Ufficio dell’economia e delle finanze.
Quando viene pagato il Bonus
Il pagamento ha inizio dal 1° gennaio e prosegue fino al 31 dicembre di ogni anno per coloro che hanno già presentato domanda. Per quelli che fanno richiesta per la prima volta il pagamento avviene dal 1° giorno del mese successivo alla data di presentazione della domanda. Chi ha richiesto il bonus grandi invalidi entro il 31 dicembre 2023, quindi, lo riceverà a partire dal 1°gennaio 2024.
A erogare il pagamento è il MEF, in alcuni casi, tramite INPS, in maniera diretta ai beneficiari.