A marzo i pagamenti della pensione conterranno alcune novità.
Nel sito Inps attraverso le proprie credenziali le credenziali personali (SPID, CIE o CNS) è possibile visualizzare il cedolino.
- Da marzo, alle pensioni vengono applicate le nuove aliquote IRPEF previste dalla riforma fiscale e applicate per il solo anno in corso. A trarre i maggiori benefici sono le pensioni tra i 15mila e 28mila euro lordi, la cui trattenuta IRPEF passa da 25% al 23% e perciò con un risparmio considerevole.
- Anche per le pensioni con importi superiori ai 28mila ci saranno dei cambiamenti, essendo minore la trattenuta IRPEF effettuata su una parte dell’assegno (quella tra 15mila e 28mila euro). L’aumento netto annuo sarà di 260 euro annuali, cioè circa 20 euro al mese.
- Anche per le pensioni con importi superiori ai 28mila ci saranno dei cambiamenti, essendo minore la trattenuta IRPEF effettuata su una parte dell’assegno (quella tra 15mila e 28mila euro). L’aumento netto annuo sarà di 260 euro annuali, cioè circa 20 euro al mese.
- In sintesi, gli scaglioni Irpef, che l’Inps ha comunicato essere in vigore già retroattivamente da gennaio, sono i seguenti:
- 23%, sui redditi lordi fino a 28 mila euro annui.
- 35%, sui redditi tra 28.001 euro e 50 mila euro annui;
- 43%, sui redditi oltre i 50 mila annui
Le date
- La prima data nel calendario dei pagamenti è per venerdì 1° marzo, con accredito su conto corrente o ritiro in contanti presso le Poste. Nel dettaglio:
- A – B: Venerdì 1° marzo 2024;
- C – D: Sabato 2 marzo (solo mattina);
- E – K: Lunedì 4 marzo 2024;
- L – O: Martedì 5 marzo 2024;
- P – R: Mercoledì 6 marzo 2024;
- S – Z: Giovedì 7 marzo 2024
Gli addizionali
- Attenzione però: l’assegno di marzo potrebbe essere più basso per alcuni. A pesare potrebbero esserci le addizionali comunali IRPEF più alte. Diversi Comuni italiani, infatti, hanno deliberato nuove aliquote. L’acconto delle addizionali comunali all’IRPEF inizia ad essere trattenuto in busta paga e nei cedolini pensione a partire da marzo, con rate fino a novembre
Cosa contiene il cedolino
- Nel cedolino c’è anche il ricalcolo delle ritenute erariali sulle pensioni erogate nel 2023, con relativo conguaglio. Un calcolo che però interessa soltanto coloro che hanno un debito non ancora pagato già iniziato con le trattenute di gennaio e febbraio. L’INPS proseguirà con le trattenute anche sui ratei mensili successivi fino all’estinzione del debito. C’è un’eccezione: le prestazioni non assoggettate alla tassazione (invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni) non subiscono trattenute fiscali.