Torino intende celebrare un matrimonio culturale e politico istituendo la figura del Disability Manager finalizzato a sostenere ogni azione utile alla promozione dei diritti delle persone con disabilità e della loro piena partecipazione alla vita attiva della propria comunità.
Parrebbe,a prima vista, un’attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità ratificata dall’Italia con la Legge n. 18 del 3 marzo 2009, ma così non è.
Il REGOLAMENTO DISABILITY MANAGER DELLA CITTÀ DI TORINO, ai sensi dell’art. 4, Regolamento n. 384, recita che il/la Disability Manager sarà scelto/a fra persone in possesso di Diploma di Corso di Perfezionamento post universitario di “Disability Manager” e con comprovate esperienze e competenze nel campo delle politiche di pari opportunità ed in particolare di inclusione delle persone con disabilità e sulle diverse forme di disabilità. Sarà nominato/a dal Sindaco, previa consultazione della Conferenza dei Capigruppo.
Continuando a leggere si noti a chiare lettere: l’incarico svolto a titolo gratuito.
Si ricorda che il rapporto di lavoro subordinato è lo scambio tra prestazione lavorativa e retribuzione, che costituisce uno dei fattori essenziali del contratto di lavoro subordinato ed anche del contratto di lavoro autonomo In tutti i rapporti di lavoro e di collaborazione si presume, quindi, che l’attività venga prestata dal dipendente o dal collaboratore dietro pagamento di una retribuzione o di un compenso.
“Si dovrebbe individuare non solo il profilo professionale ma anche un livello di inquadramento compatibile con l’attività realmente svolta dal collaboratore e si dovrebbe quindi accertare qual è la paga onesta da riconoscere a un professionista di quel livello”, afferma Giusi Pintori, project manager di Uniciv (Unione Invalidi Civili).
“Il giusto riconoscimento retributivo peraltro significherebbe anche conferire ai disabili di cui si occupa dignità e corretta rilevanza” continua la Pintori.
L’assessore alle Pari Opportunità, Jacopo Rosatelli, dal canto suo, dichara: “Il regolamento vigente non prevede di corrispondere un emolumento al Disability Manager, ma come giunta siamo d’accordo di investire su questo incarico delle risorse – spiega – Siamo disposti a promuovere una modifica al regolamento 384, ma vogliamo farlo insieme al consiglio comunale. Per questo motivo a breve porteremo una delibera da votare in Sala Rossa».
Ci si augura che a questo proposito segua un’adeguato compenso e un budget in grado di affrontare le difficoltà che oggi pesano sulla vita dei disabili e dei loro familiari e caregiver.