Gli invalidi civili totali al 100%, ultrasessantenni possono aver diritto ad ottenere i ratei arretrati della pensione di invalidità per gli ultimi 5 anni.
Sembra una notizia troppo bella per essere vera?
“Eppure è così”, precisa l’Ufficio legale Uniciv, Unione invalidi civili, a cui ci si può rivolgere scrivendo a info@uniciv.it o lasciando un messaggio alla pagina Facebook al seguente indirizzo https://www.facebook.com/AssociazioneUniciv
Vediamo quali sono i requisiti fondamentali per intentare un’azione volta al riconoscimento dei ratei arretrati della pensione di invalidità.
Il diritto ad ottenere i ratei arretrati fa parte dei cosiddetti diritti inespressi, ossia quei diritti che sebbene si abbiano, non vengono riconosciuti sino a che la persona non si attiva a richiederli. Per farlo, come già detto sopra, è possibile rivolgersi a Uniciv ma prima facciamo una precisazione. Consideriamo due categorie di persone invalide:
- Invalidi civili totali al 100% ,con età inferiore ad anni 60 al 20 luglio del 2020
- Invalidi civili totali al 100%, con età superiore ad anni 60 al 20 luglio del 2021
Per la prima categoria, se sussistessero i requisiti reddituali e sanitari, si avrà diritto unicamente all’incremento dal 20 luglio del 2020 in applicazione della sentenza della Corte costituzionale n. 152 del 2020.
Sebbene gran parte delle persone abbia già ottenuto il suddetto incremento, tuttavia, vi è ancora un minuto gruppo che non l’ha ottenuta per svariate ma immotivate ragioni (es. respingimento per fini amministrativi o per mancato riconoscimento del 100% – evento non vero).
Per ciò che concerne gli invalidi civili al 100% con un età superiore ai 60 anni al 20 luglio 2021 avrebbero diritto non solo all’aumento, ma anche ai ratei arretrati dal compimento di anni 60 nel rispetto dei seguenti requisiti:
Invalidità civile totale al 100%; limite di reddito personale annuo non superiore ad € 8.443,18 (se single);
Invalidità civile totale al 100%; limite di reddito coniugale non superiore ad € 14.447,42 (se sposati o comunque non separati legalmente) In questo ultimo caso non bisogna superare però entrambi i requisiti reddituali.
E’ bene precisare che in caso di persona invalida separata o divorziata l’eventuale assegno di mantenimento costituirà fonte di reddito e pertanto tale importo va sempre comunicato al legale.
Inoltre, è fondamentale che il sessantesimo anno di età sia stato compiuto prima del 20 luglio del 2020, pertanto:.
una persona invalida civile totale al 100%, ultrasessantenne, e che ha i requisiti reddituali sopra esposti, potrebbe avere diritto all’aumento della pensione di invalidità e ai ratei arretrati per gli ultimi 5 anni.