Oggi il Ministero della salute ha tenuto un incontro dal titolo “Affrontare le disugualianze, favorire i progressi nella prevenzione e nella cura dell’HIV”. Presenti il ministro della Salute Orazio Schillaci, il presidente Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il direttore Generale Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani Francesco Vaia.
I dati dell’Istituto Superiore di Sanità sulle nuove diagnosi di HIV e i casi di Aids in Italia
Questa la sintesi dei dati sulle diagnosi Hiv e casi di Aids in Italia al 31 dicembre 2021 pubblicati per l’occasione dal Ministero della Salute. Considerando la probabilità di sottodiagnosi derivante dal Covid:
- 1.770 le nuove diagnosi di Hiv nel 2021, 3 ogni 100mila abitanti;
- casi al di sotto della media europea che ha incidenza 4,3 ogni 100mila;
- incidenza maggiore 30-39 anni con 7,3 casi ogni 100mila;
- trasmissione sessuale la più frequente;
- un terzo delle nuove diagnosi scoperte dopo sintomi;
- 382 i nuovi casi di Aids diagnosticati entro maggio 2022, 0,6 per 100mila abitanti;
- 72.034 casi di Aids dal 1982 al 31 dicembre 2021;
- età mediana Aids 36 anni maschi e 33 anni femmine.
- ogni anno muoiono per Aids circa 500 persone.
Per ottenere supporto per la tutela dei propri diritti rivolgersi a info@uniciv.it
Ricordiamo in occasione della Celebrazione il caso di Laura, una nostra assistita che ha ricevuto il supporto dei nostri operatori vicino alla sua residenza e ottenuto il riconoscimento d’invalidità.
Le disuguaglianze che perpetuano la pandemia dell’AIDS non sono inevitabili; possono essere affrontate. In occasione della Giornata mondiale contro l’AIDS, ciascuno di noi è chiamato ad affrontare le disuguaglianze che frenano i progressi nella lotta all’AIDS.
Lo slogan “Equalize” scelto quest’anno dall’OMS, è un invito all’azione. È uno stimolo per tutti noi a lavorare per le comprovate azioni pratiche necessarie per affrontare le disuguaglianze e aiutare a porre fine all’AIDS. Queste includono:
- Aumentare la disponibilità, la qualità e l’adeguatezza dei servizi, per il trattamento, i test e la prevenzione dell’HIV, in modo che tutti siano ben serviti.
- Riformare le leggi, le politiche e le pratiche per affrontare lo stigma e l’esclusione affrontati dalle persone che vivono con l’HIV e dalle popolazioni chiave ed emarginate, in modo che tutti ricevano rispetto e siano accolti.
- Garantire la condivisione della tecnologia per consentire un accesso equo alla migliore scienza sull’HIV, tra le comunità e tra il Sud e il Nord del mondo.
- Le comunità utilizzino e adattino il messaggio “Equalize” per evidenziare le particolari disuguaglianze che devono affrontare e sollecitare le azioni necessarie per affrontarle.
Durante gli ultimi due anni di COVID-19 e altre crisi globali, i progressi contro la pandemia di HIV hanno vacillato, le risorse si sono ridotte e, di conseguenza, milioni di vite sono a rischio.
A quattro decenni dall’inizio della risposta all’HIV, persistono ancora disuguaglianze per i servizi più basilari come test, cure e preservativi, e ancora di più per le nuove tecnologie.
Uniciv partecipa a questa giornata mettendo a disposizione di chiunque la propria rete di assitenza e previdenza.