Sapevi che nel nostro Paese in presenza di determinate patologie in stato di gravità si può andare in pensione in anticipo?
La Commissione medica dell’INPS esamina il caso e verifica se c’è una ridotta capacità lavorativa del richiedente a causa della malattia, inclusa quella di natura psichiatrica e intellettiva.
Le richieste di prepensionamento giunte ad Uniciv nel corso di questo anno ormai concluso sono notevolmente aumentate, come era prevedibile, anche in virtù della cessazione delle restrizioni dovute alla pandemia.
Per avere diritto alla pensione di vecchiaia, normalmente per il settore privato, occorre dimostrare di essere portatori di un handicap di almeno l’80%.
L’ anticipo pensionistico è previsto anche dall’Ape sociale, ovvero per tutti i cittadini con un’invalidità di almeno il 74% e 63 anni di età e 30 di contributi versati.
Nel caso del 75% di invalidità, scattano le agevolazioni relative ai contributi. Ogni anno di lavoro effettivo dà diritto a due mesi di contributi aggiuntivi fino a 5 anni dal momento della concessione dell’invalidità.
Chi è invalido nella misura superiore al 66% ha diritto all’assegno di invalidità ordinario. Per ciò è necessario avere almeno 5 anni di contributi, tre di cui versati nei 5 anni precedenti.
Per i soggetti inabili al lavoro la percentuale sale al 100%, in quanto non è possibile condurre un’attività lavorativa.
Per chi non ha contributi potrà ricevere una pensione di invalidità civile in caso di invalidità al 74%; o al 100%.
Si precisa, inoltre, che si potrebbe avere diritto a prestazioni assistenziali a seconda dell’età e della patologia riscontrata. Per è verificare se esiste questa possibilità, il cittadino può rivolgersi a con Uniciv. Anche i minorenni possono usufruire di determinate prestazioni, indennità di accompagnamento e indennità di frequenza.
Per fare domanda di prepensionamento è possibile rivolgersi alle sedi Uniciv. Per conoscere la sede Uniciv più vicina clicca qui.
In alternativa è possibile scrivere un messaggio alla Pagina Facebook di Uniciv – Unione invalidi civili indicando nome e cognome, la città di residenza e il numero di telefono, oppure, inviando una email a info@univic.it indicando nome e cognome, la città di residenza e il numero di telefono.
Il richiedente riceverà una consulenza e un’assistenza personalizzata prima di essere convocato da una commissione medica per il riscontro della patologia e l’eventuale percentuale di invalidità.