L’inverno può farci vivere esperienze meravigliose ma può essere difficile per alcune persone. Difficoltà respiratoria, dispnea, respiro sibilante, senso di costrizione toracica e tosse, questi i sintomi variabili nel tempo e nell’intensità che possono significare che si è affetti da asma. Inoltre vi è una limitazione al flusso di aria che il paziente riesce a espirare.
Nel corso di un attacco d’asma il rivestimento interno delle vie aeree si gonfia, i muscoli circostanti si contraggono e le vie aeree trasudano muco extra, portando a un sostanziale restringimento del passaggio dell’aria.
Anche recentissimi studi l’inquinamento atmosferico è un importante fattore di rischio per le riacutizzazioni dell’asma per le persone che vivono nelle aree urbane.
L’asma può insorgere a qualsiasi età e può avere un grande impatto negativo sulla vita del paziente e della sua famiglia.
In considerazione delle difficoltà che possono vivere i pazienti, la legge riconosce il diritto all’invalidità per asma.
I casi sono due: asma allergico estrinseco e asma intrinseco. In comune c’è comunque la collocazione in fascia piuttosto bassa di percentuale di invalidità, rispettivamente tra il 21% e il 30% e al 35% fisso.
Detto in altri termini, la lista delle agevolazioni a cui accedere è piuttosto limitata. C’è da tenere in considerazione però la possibilità che l’asma sia associata ad altre malattie respiratorie.
Quest’ultima condizione si può verificare e dare luogo a una percentuale di invalidità riconosciuta più alta dalla normativa.
In particolare la broncopneumopatia (Bpc) asmatica grave e la broncopneumopatia (Bpc) asmatica severa possono portare a una percentuale di invalidità riconosciuta dal 71 all’80% nel primo caso e tra l’81 e il 90% oppure del 100% nel secondo.
La domanda di invalidità per asma e dunque per l’accesso alle agevolazioni previste richiede prima di tutto i controlli diagnostici adeguati indicati dal medico di base e dallo specialista e in seguito il certificato introduttivo che va successivamente inviato all’Inps per via telematica.
Lo stato di invalidità per asma è valutato da una Commissione istituita nell’Asl del proprio territorio e dall’Inps. L’Inps in seguito alla visita, comunica l’esito e i benefici riconosciuti.
Per inoltrare domanda è possibile rivolgersi a Uniciv, Unione invalidi civili
per email info@uniciv.it oppure inviando un messaggio alla Pagina Facebook.