Con l’arrivo della stagione estiva molti cittadini possono contare su diverse agevolazioni fiscali per l’acquisto di un nuovo condizionatore. La spesa sostenuta può essere portata in detrazione con Bonus Mobili, Bonus Casa, EcoBonus e Superbonus 110.
Ricordiamo che il 730 è gratuito per gli iscritti Uniciv. Per informazioni info@uniciv.it
Bonus Mobili: prevede una detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, tra cui i condizionatori, per gli immobili in ristrutturazione. La spesa massima detraibile per il 2023 è di 8.000 euro;
Bonus Casa: coincide con il bonus ristrutturazioni previsto dall’art. 16-bis del TUIR e prevede il recupero del 50% in 10 anni nell’ambito di una ristrutturazione o di interventi di manutenzione ordinaria su parti comuni di edifici residenziali;
EcoBonus: se si acquista un condizionatore a pompa di calore che vada a sostituire il vecchio impianto di riscaldamento migliorando l’efficienza energetica dell’abitazione, si può usufruire della detrazione al 65% prevista dall’EcoBonus, valida fino alla fine del 2024;
Superbonus 110: se avviene nell’ambito di lavori ammessi al Superbonus edilizio, l’installazione del condizionatore rientra tra gli interventi che è possibile portare in detrazione al 110%.
Una delle modalità per accedere alle agevolazioni per l’acquisto del condizionatore è quella di inserire la spesa nel calcolo del Bonus Mobili. Il contributo per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici che spetta in caso di ristrutturazione di un’unità immobiliare o delle parti comuni di un edificio.
Il Bonus Mobili consiste in una detrazione Irpef del 50% da recuperare in 10 anni e spetta a tutti coloro che acquistano mobilio o grandi elettrodomestici per l’arredo di un’unità abitativa in cui siano già in corso dei lavori di ristrutturazione.
La detrazione può riguardare un limite massimo di spesa di 8.000 euro per il 2023 e di 5.000 nel 2024. Nel caso del Bonus Mobili, il condizionatore non deve avere particolari caratteristiche: i condizionatori e in generale le apparecchiature per la ventilazione, l’estrazione d’aria e il condizionamento rientrano infatti nella lista degli elettrodomestici ammessi all’agevolazione.
Si può beneficiare di una detrazione Irpef del 50% anche con Bonus Ristrutturazione, o Bonus Casa, l’agevolazione è destinata a tutti coloro che realizzano lavori in casa, a prescindere che siano proprietari o locatari delle unità immobiliari.
La detrazione del Bonus Casa 2023 deveessere calcolata su una spesa massima di 96.000 euro, e spetta anche per le spese sostenute per l’acquisto dei materiali nel caso di lavori svolti in economia, ovvero in proprio.
Per rientrare nel computo del Bonus Casa il condizionatore almeno deve essere di classe superiore ad A+ e deve conferire all’abitazione un risparmio energetico. E’ altresì importante il rilascio del certificato dal produttore o dall’installatore.
Nel caso del Bonus Casa gli acquisti devono essere effettuati con bonifico completo di codice fiscale del beneficiario, partita IVA del fornitore e riferimento all’art. 16-bis del TUIR.
Se si acquista un condizionatore con il Bonus Casa, è necessario inviare, entro 90 giorni dall’installazione, l’apposita comunicazione a ENEA.
Se non si stanno facendo lavori di ristrutturazione edilizia o di manutenzione delle parti comuni, l’unico modo per accedere alle agevolazioni fiscali previste per l’acquisto di un impianto di condizionamento è l’EcoBonus.
Questa detrazione, che permette di recuperare in 10 anni il 65% della spesa, è destinata esclusivamente agli “Interventi di riqualificazione energetica” che incidono sulla prestazione energetica dell’edificio.
Affinché un condizionatore rientri nelle agevolazioni previste dall’EcoBonus, è necessario che rispetti determinati requisiti: oggetto dell’intervento deve essere in questo caso un impianto di climatizzazione oppure di uno scaldacqua a pompa di calore ad alta efficienza, da installare in sostituzione dei vecchi riscaldamenti o dello scaldacqua tradizionale.
Condizione essenziale è che il nuovo impianto sia abilitato al riscaldamento invernale. Come avviene per il Bonus Casa, è necessario che il risparmio energetico ottenuto con l’intervento venga certificato dal produttore o dall’installatore. Nel caso dell’EcoBonus, inoltre, è necessario che entro 90 giorni dall’installazione vengano inoltrate ad ENEA:
- la scheda informativa degli interventi realizzati, che deve riportare tra le altre cose l’importo delle spese sostenute e l’attestato di prestazione energetica ex-post;
- nei casi previsti, l’asseverazione dei lavori redatta da un tecnico abilitato.
In alcuni casi il Bonus Condizionatori spetta anche a coloro che beneficiano del Superbonus edilizio: l’istallazione di nuovi condizionatori o la sostituzione di quelli vecchi può rientrare nelle agevolazioni previste dal decreto legge n. 34/2020, a patto che avvenga nello stesso periodo in cui vengono effettuati i lavori che danno diritto al Superbonus.
Nel ambito del Superbonus 110%, l’installazione dell’impianto di condizionamento viene considerato un intervento trainato, deve quindi essere associato a un lavoro trainante, come per esempio la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore.
L’unica modalità in cui è possibile beneficiare del Bonus Condizionatori nel 2023 è la detrazione fiscale Irpef in sede di Dichiarazione dei Redditi: per i lavori effettuati dopo il 17 febbraio 2023, infatti, cessione del credito e sconto in fattura non sono più previsti né per il Bonus Ristrutturazione né per Ecobonus e Superbonus.
Per portare in detrazione le spese sostenute per il nuovo condizionatore, è necessario compilare le voci relative agli interventi ammessi all’agevolazione nel “QUADRO E – Oneri e Spese” del modello 730: Bonus Casa e Superbonus vanno indicati alla Sezione III A, il Bonus Mobili nella Sezione III C e le spese per l’efficientamento energetico tramite EcoBonus alla Sezione IV.
Per usufruire delle detrazioni è necessario indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile e gli estremi di registrazione dell’atto che attribuisce i diritti sull’immobile al contribuente che richiede il Bonus Condizionatori all’Agenzia delle Entrate.