Cambiamenti per la concessione delle prestazioni di invalidità civile. Infatti, con il messaggio n. 2705/2023, l’Inps ha rettificato le precedenti istruzioni, stabilendo che il reddito rilevante ai fini della verifica del diritto alle prestazioni d’invalidità civile va considerato “al lordo delle ritenute fiscali”.
Da ora in poi andrà considerato il reddito al lordo delle ritenute fiscali. Questo comporterà una diminuzione di coloro che possono accedere a tali prestazioni.
Si porta l’esempio di Clara, invalida all’80%, con un reddito annuo dai 6.000 euro lordi. Al netto delle ritenute fiscali il reddito di Clara scende a 4.000 euro.
Clara ha goduto dell’assegno d’invalidità civile dal momento che il suo reddito veniva preso in considerazione al netto.
Invece, la nuova interpretazione Inps, ossia considerando il reddito al lordo – invece, perderà il diritto alla prestazione a causa del superamento della soglia reddituale.
Si ricorda che i requisiti per accedere all’assegno o all’invalidità civile vengono accertati da una Commissione Asl. Il verbale emesso viene poi verificato dall’Inps che lo convalida o meno e può procedere anche ad un’ulteriore visita.
Questo l’iter: richiedere la visita di accertamento (o aggravamento) dell’invalidità civile; dopo aver ottenuto ricevuta del il certificato introduttivo dal proprio medico di famiglia, è necessario presentare la domanda all’Inps. Per farlo è possibile rivolgersi a info@uniciv.it che indicherà una sede per seguire il cittadino nell’espletamento della pratica.