Le giornate in spiaggia fanno parte tradizionalmente delle estati italiane, ma per alcuni e i loro familiari che vivono con una disabilità, può essere un’esperienza fortemente limitante .
Il peso della disabilità dipende da fatti obiettivi, dalla percezione che ogni persona ha, ma anche, e non poco, a dal dover vivere in un mondo progettato da persone che pensano che tutti siano uguali.
La società , non la disabilità o invalidità dell’individuo, di fatto creano una cultura. Pertanto, è la società che dovrebbe essere abilitante.
Sarebbe necessario concorrere a livello nazionale e locale per fornire l’accesso alla spiaggia per le persone con disabilità ad esempio con l’installazione di materassini da spiaggia per sedie a rotelle o la fornitura di sedie a rotelle da spiaggia a titolo gratuito o a prezzi calmierati a seconda dell’invalidità.
Sappiamo, inoltre, che l’accesso o la permanenza nelle località balneari può essere particolarmente gravoso non solo per chi non ha difficoltà di deambulazione ma anche altre importanti patologie croniche e invalidanti.
I diritti delle persone con disabilità sono protetti dalla legge internazionale sui diritti umani in generale , che riconosce che tutti nascono uguali e tutti hanno il diritto di essere liberi dalla discriminazione.
Una protezione più dedicata si trova nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità risalente al 2006.
La convenzione proibisce la discriminazione sulla base della disabilità, che descrive come l’interazione delle persone con disabilità e le barriere attitudinali e ambientali.
Richiede inoltre che i paesi agiscano per garantire l’accessibilità a una gamma di spazi e servizi per le persone con disabilità su base paritaria rispetto a quelle delle persone non disabili.
Questi diritti, come la maggior parte degli altri diritti, devono essere soppesati con altre considerazioni. Un concetto chiave qui è una sistemazione ragionevole.
Ciò significa che dovrebbero essere apportate modifiche necessarie e appropriate che consentano alle persone con disabilità di godere dei propri diritti sulla base dell’ uguaglianza con gli altri. Ma tali cambiamenti non dovrebbero imporre un onere sproporzionato o indebito.
Nel 2006 è stato adottato anche un protocollo facoltativo alla convenzione, il che significa che i singoli possono presentare denunce alle Nazioni Unite.
Il costo potrebbe essere un problema, ma l’accesso alla spiaggia per le persone con disabilità non dovrebbe essere presentato come un optional. Garantire la sicurezza di tutti gli utenti della spiaggia sarà una considerazione fondamentale, così come la protezione dell’ambiente naturale.
Una società diversificata e inclusiva è tale quando tutti sono trattati con dignità e rispetto in ogni momento.
Se intendi mandare una segnalazione a Uniciv perchè nel tuo territorio non ti è possibile accedere e fruire agli spazi balneari autorizzati, puoi scrivere a info@uniciv.it dicando nome, cognome, età, città di residenza, situazione favorevole, riferimento degli spazi e comune in cui si verifica la limitazione.