Sono ciechi civili i cittadini la cui cecità, congenita o contratta, non sia dovuta a causa di guerra, infortunio sul lavoro o servizio. La materia è regolata oggi dalla L. 382/1970.
Le categorie riconosciute sono:
- I ciechi assoluti:
con residuo visivo 00 in entrambi gli occhi con eventuali correzioni
- I ciechi parziali:
-con residuo visivo non superiore ad 1/20 in entrambi gli occhi con eventuale correzione (i cosiddetti ventimisti).
– con residuo visivo superiore ad 1/20 ma non superiore ad 1/10 in entrambi gli occhi con eventuale correzione (i cosiddetti decimisti). A i quali è data la sola facoltà d’iscriversi alle liste di collocamento obbligatorio.
Fino al 1962 era prevista anche per questi un assegno a vita pari oggi a 209,70 euro mese, che continua ad essere erogato se riconosciuto antecedentemente a tale anno.
- Dal 18°anno d’età ai ciechi civili assoluti e senza limiti d’età per i parziali ventimisti, in presenza di determinate condizioni, compete un assegno mensile non reversibile, per 13 mensilità.
- Il limite di reddito è identico per le due categorie, non esistono norme d’incompatibilità.
- Le prestazioni spettano anche in caso di ricovero (nel caso dei ciechi assoluti, viene ridotto l’importo a quello dei ciechi parziali).
INDENNITÀ SPECIALE PER CECITÀ PARZIALE
L’indennità speciale (12 mensilità) viene concessa a prescindere dal reddito e spetta in misura intera anche in caso di ricovero. Sia la pensione ciechi parziali che l’indennità speciale sono concesse anche ai minori di 18 anni. Al raggiungimento dei 67 anni d’età le pensioni di cecità continuano ad essere a carico della regione e non si trasformano in assegno sociale.
Con circolare Inps 94/1999 ricorda che l’assegno sociale è incompatibile con le pensioni a favore dei ciechi
L’INDENNITÀ D’ACCOMPAGNAMENTO PER CECITÀ ASSOLUTA
A tutti coloro affetti da cecità assoluta, hanno titolo alla pensione non reversibile, viene concessa contestualmente delle condizioni economiche, un’indennità di accompagnamento non reversibile, 12 mensilità. E’ cumulabile con l’accompagno in favore degli invalidi civili e con l’indennità di comunicazione prevista in favore dei sordomuti.
SORDOMUTI (SORDI PREVERBALI)
Si considera sordomuto il minorato sensoriale dell’udito affetto da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva (entro i 12 anni d’età) che abbia impedito il normale apprendimento del linguaggio parlato, purché la sordità non sia di natura esclusivamente psichica, oppure di tipo trasmissivo o dipendente da causa di guerra/lavoro/servizio.
Coloro hai quali è riconosciuto il requisito del “sordomuto civile”, hanno diritto al collocamento privilegiato. Nei casi previsti espressamente dalla legge, in presenza di determinate condizioni di bisogno, compete una (L.n. 381/1970) non reversibile, di 13 mensilità, compatibile con tutti i trattamenti pensionistici per l’invalidità. Al compimento dei 67 anni d’età compete la sostituzione con l’assegno sociale. Requisito pregiudiziale: residenza in Italia e cittadinanza
L’INDENNITÀ DI COMUNICAZIONE
La legge n. 508/1988 ha istituito dal 1/1/1988 un’indennità di comunicazione per i sordomuti civili prelinguali, non reversibile, per 12 mensilità. L’indennità è cumulabile e compatibile con le altre prestazioni pensionistiche di invalidità, fatta eccezione per l’indennità do frequenza (diritto ad opzione). Non previsto limiti di reddito. Anche i minori di 18 anni e gli ultra65enni possono farne richiesta.
LA SORDOCECITA
La L.n. 107/2010 ha riconosciuto la sordocecità come una disabilità specifica. Sono sordociechi le persone cui siano state distintamente riconosciute entrambe le minorazioni, sulla base delle norme che regolano la cecità e la sordità. La sordocecità è una combinazione di una minorazione visiva e uditiva (parziale o totale) che non consente a pieno il normale svolgimento delle funzioni quotidiane. Nella maggior parte dei casi i sordociechi conservano un residuo visivo e uditivo Le persone affette da sordocecità percepiscono in forma unificata le indennità loro spettanti ai sensi delle normative vigenti per i ciechi e i sordi.